PONT CANAVESE – Il Comitato Locale di Croce Rossa di Pont Canavese, ha festeggiato ieri i 35 anni dalla fondazione del primo Gruppo di Volontariato Socio Sanitario.

 

Nato nel 1980 da un gruppo di pontesi come Croce Bianca del Canavese, diviene Croce Rossa nel 2003.

Durante la cerimonia sono stati ricordati i volontari defunti. Tre quelli deceduti quest’anno: Adelio Quendo, socio fondatore e già Presidente del Gruppo, ricordato per la sua lunga attività divolontariato; Cornelio Nigretto che ha svolto servizio per lunghi anni, riprendendo persino dopo il ricovero che l’aveva costretto a sospendere e che ha proseguito fino a quando le forze gliel’hanno permesso e Delfina Berno, che richiamava i volontari con le sue delicate e convincenti telefonate, organizzando turni e servizi con grande profesisonalità.

Non poteva mancare il ricordo dei volontari fondatori

Premiati i volontari che prestano servizio ininterrottamente (o con brevissime interruzioni) da 35 anni prima nella Croce Bianca, poi nel Gruppo Volontari del Soccorso e infine nella Croce Rossa: Dante Barinotto, Giovanni Pezzi, Fiorella Perono, Daniele Orso Manzonetta.

E i volontari che prestano servizio da oltre vent’anni: Franco Babando, Ettore Balagna, Daniele Basiletti, Silvano Comacchio, Osvaldo Corgiatti, Renzo D’Alimonte, Flavio Deiro, Luigi Demaria, Davide Leone, Giorgio Marchetti, Palmira Pianetti, Bruno e Mauro Pecolatto, Maurizio Rastello, Marina Rolando Eugio, Claudio Rastel Chiabot, Danilo Trione e Roberto Truffa.

Dopo il saluto del Presedente, è intervenuto Renzo Feira Presedente Gruppo FISAS di Pont Canavese, che ha ripercorso le fasi “Storiche” che lo ha visto Presidente della Delegazione Pontese della Croce Bianca 35 anni fa. È seguito il saluto dell’Amministrazione Comunale da parte dell’assessore Seren Bernardone Vanessa.

 

Riconoscimento, infine, alle associazioni del territorio presenti, quali i Vigili del Fuoco Volontari di Cuorgnè, l’Aib di Pont Canavese, la Società di Mutuo Soccorso, Il Gruppo Alpini, la FIDAS, l’AIDO, il Centro Anziani, Associazione Carabinieri.

 

 

Grazie anche all’Amministrazione di Pont C., Sparone, Frassinetto ed Ingria, al Comandante della Polizia Municipale e ai Medici che hanno condiviso questi bellissimi ricordi.

La Croce Rossa Italiana durante la Grande Guerra

Ultima notte di pace

prima della Grande Guerra

23 – 24 maggio 1915


Commemorazione del 23 maggio 2015 presso il Monumento ai Caduti in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, il Gruppo Alpini e l'Associazione Combattenti e reduci

 

Allo scoppio della Grande Guerra  la Croce Rossa Italiana fu chiamata a fianco del Regio Esercito:  furono mobilitati 65 ospedali da guerra attendati, 3 ospedali di tappa,  2 ospedali chirurgici mobili, 4 sezioni di sanità, 32 ambulanze da montagna, 29 posti di soccorso ferroviari, 24 treni ospedali, 15 sezioni automobilistiche, 3 sezioni da campo per Infermiere Volontarie, 1 ambulanza lagunare ed 1 ambulanza fluviale, 6 ambulanze radiologiche e 4 bagni doccia mobili. Inoltre furono impiantati diversi magazzini di rifornimento e depositi. Fu mobilitato il seguente personale: 1163 ufficiali medici, 427 ufficiali di amministrazione, 165 farmacisti, 273 ufficiali automobilisti, 157 cappellani, 1080 Infermiere Volontarie  e 9500 tra graduati e militi.


Le infermiere furono impiegate, oltre che nelle Unità Sanitarie sulla linea del fronte, anche in tutte quelle strutture ospedaliere che erano sorte ovunque sul territorio italiano, per sopperire alle necessità dei militari feriti. 

Strutture spesso improvvisate in ville private, conventi, edifici pubblici, trasformati in ospedali di fortuna, che si trovavano nelle immediate retrovie dove le Sorelle lavorarono ininterrottamente per tutto il periodo bellico. 

A loro era demandata la funzionalità di queste strutture nelle quali, oltre alla cura dei feriti, dovevano occuparsi del guardaroba, della farmacia, delle cucine e di quant'altro necessitava. 

Molte, alla fine del conflitto, furono le infermiere decorate al valor militare e tra di esse va segnalata la Medaglia d'Argento conferita alla Duchessa d'Aosta, instancabile organizzatrice, che non mancò mai di portare il suo incoraggiamento alle Sorelle anche sotto i bombardamenti sulla linea del fronte. 

Le Infermiere Volontarie e il Corpo Militare della Croce Rossa, Ausiliari delle Forze Armate, sono oggi presenti in ogni settore della vita civile in cui la loro presenza sia richiesta, fanno parte di diritto del personale mobilitabile della Protezione Civile e delle Forze Armate. 

I Volontari continuano oggi,  nel servizio capillare sul territorio per la gente e con la gente, sull’esempio  e la tenacia ereditati  dalle Infermiere e dai Militi,  che a fianco dei tanti Soldati italiani contribuirono all’unificazione e all’identità nazionale.

Grazie a questi nostri connazionali che davvero hanno saputo vivere con sincero e disinteressato sacrificio gli anni della loro giovane vita.

 

Agli Ufficiali, ai Soldati di tutte le armi, ai Caduti, ai Mutilati, ai Decorati, ai Cappellani Militari,  a tutto il personale sanitario della Croce Rossa e alla Popolazione Civile, sia reso, attraverso questo nostro momento commemorativo un doveroso omaggio e gli onori che si devono ai figli migliori di questa stupenda nazione che è l’Italia. Viva l’Italia.

 

                                     Il Presidente CRI di Pont Canavese

                                                                     Maurizio Rastello

 

Grazie per la partecipazione al concerto

 

“In Musica per Gionni”

 

Grazie di cuore a tutti i Volontari per l'impegno e la disponibilità che  ha permesso di organizzare un evento cosi importante.

Grazie alla Fanfara Intercomponente della CROCE ROSSA del Piemonte, all' ACCADEMIA FILARMONICA di Pont e alla CORALE PARROCCHIALE DEI GIOVANI e alle tantissime persone intervenute, alle autorità e alle associazioni.

Mi sembra ancora di sentire i numerosi applausi che hanno coronato la bravura e la professionalità con la quale cantori e musici hanno eseguito i bellissimi brani.

Gionni ci ha commossi tutti. La sua allegria, la sua serenità e la smisurata fede nella Madonna di Lourdes chi ha fatti sentire piccoli piccoli di fronte ad un eroe come lui che ha saputo affrontare e continua ad affrontare le difficoltà della sua vita.

La Fanfara della Croce Rossa, all’Accademia Filarmonica, hanno iniziato il concerto suonando  l’inno di Mameli, e i ragazzi della Corale Parrocchiale hanno cantato le parole del nostro inno. Inno che ci unisce, che ci identifica come popolo, come nazione. Il 23 maggio, è un giorno storico, 100 anni fa l’Italia entrava in guerra …. Con la guerra un numero immenso di feriti mutilati e morti sia tra i soldati al fronte che tra la popolazione civile.

L’inno di Mameli sia un simbolo di unità e di pace, affinché i sacrifici dei nostri nonni venga onorato e mai più la guerra divida i popoli, e uniti sotto la stessa bandiera possiamo affrontare seppur con sacrifici e rinunce le difficoltà della vita. 

E’ seguito l’inno ai caduti, La leggenda del Piave, ascoltato con doveroso rispetto per i tanti uomini e donne che sono morti per la patria durante la Grande Guerra e durante tutte le guerre e gli sconti che hanno insanguinato la terra e che purtroppo continuano oggi in tante parti del mondo a ferire e distruggere.

 

L'unione fa la forza..... e lo abbiamo dimostrato. Tutti insieme oggi abbiamo potuto fare del bene, Se ogni giorno, ognuno, nella propria vita famigliare, lavorativa, durante i momenti di svago e di sport, unisce le forze potrà fare grandi cose per il bene della società. Una società che trova l'unione e la collaborazione avrà come risultato la pace.

 

Maurizio Rastello

Presidente Locale CRI

 

 

L’Aquila, Croce Rossa in prima linea per l'88ª Adunata Nazionale degli Alpini

la sfilata degli alpèini a L'Aquila

Dal 15 al 17 maggio si è svolta a L'Aquila l'88ª Adunata Nazionale degli Alpini, evento straordinario che ha richiamato migliaia di persone. Più di 70mila gli Alpini che hanno sfilato durante la giornata di domenica e circa 300mila le persone arrivate a L'Aquila e nel comprensorio.
Seguendo il piano operativo sanitario della C.O. 118 di L'Aquila, la Croce Rossa ha messo in campo più di 100 volontari impegnati nell'assistenza sanitaria alla manifestazione con 10 squadre appiedate munite di defibrillatore e zaino di soccorso, un Posto Medico Avanzato e diverse ambulanze sia di appoggio al PMAdella Croce Rossa, che in appoggio ai PMA dell' Associazione Nazi

 
 
Volontario misura la pressione a un Alpino

Nella sola giornata di domenica la Croce Rossa ha effettuato più di 150 interventi tra PMA, squadre appiedate e infermeria CRI.

Grazie alla preziosa attività di tutto lo staff del Comitato Locale impegnato nell'organizzazione e nel coordinamento dei soccorsi e al servizio dei volontari del Comitato di L'Aquila e degli altri Comitati, la Croce Rossa è stata in grado di offrire una pronta risposta alle esigenze della popolazione aquilana e di tutti gli Alpini intervenuti sul territorio.
L’efficienza dei servizi espletati dalla CRI è stata possibile grazie anche alla preziosa collaborazione dei Comitati Locali di Avezzano, Carsoli e Sulmona che hanno fornito personale per le squadre appiedate e personale sanitario per il PMA e del Comitato Locale di Giulianova che ha fornito l’equipaggiamento necessario al Posto Medico Avanzato, completato con la tenda pneumatica e le attrezzature del Comitato Locale di L'Aquila. Fondamentale è stata inoltre la collaborazione dell'Ispettorato Regionale delle Infermiere Volontarie che ha messo a disposizione il proprio personale qualificato per il P.M.A e la collaborazione del Polo Logistico di Avezzano e del Centro Raccolta Sangue di L’Aquila che hanno fornito alcune attrezzature necessarie alla perfetta riuscita dei servizi offerti dalla CR